“L’atteggiamento di base del terapeuta verso il paziente deve essere di sollecitudine, accettazione, spontaneità, empatia.

Niente, nessuna considerazione tecnica, ha la precedenza su questo atteggiamento”.

(Irvin David Yalom)

IRVIN DAVID YALOM

Una visione nuova e unica della relazione terapeuta/paziente/cliente.

Nato a Washington il 13 giugno 1931, Irvin David Yalom è scrittore, psichiatra e docente statunitense, professore di Psichiatria all’Università di Stanford e psicoterapeuta di scuola esistenzialista.

A lui sono attribuiti: l’insegnamento della psicoterapia di gruppo e lo sviluppo di un modello esistenzialistico di psicoterapia individuale.

Oltre a numerose pubblicazioni divulgative Yalom ha scritto romanzi e sperimentato nuove tecniche di scrittura.

In “Terapia allo specchio” (1974), il suo primo libro, che Yalom scrive, a due mani, insieme a Ginny Elkin (pseudonimo di una giovane scrittrice diagnosticata schizoide dalla psichiatria classica entrata, dopo esperienze diverse e fallimentari, in terapia privata con Yalon) e sotto forma di romanzo, meglio, come fosse un romanzo, la storia di due esseri umani che si incontrano nella stanza di terapia e, dopo quell’incontro, non saranno più gli stessi.

Sarebbe tuttavia riduttivo e non corrispondente al vero intendere “Terapia allo specchio”, come bene sottolinea anche Viviana Scatola, semplicemente il diario di una terapia, ma piuttosto un regalo che Yalom ha deciso di donare, in maniera simbolica, a tutti i suoi pazienti, in particolare, alle storie che ognuno di loro gli ha raccontato per consegnarle, insieme ai suoi appunti, ad una coscienza collettiva.

In questo libro vengono condivise le riflessioni di entrambi, terapeuta e paziente, alternativamente e viene riportata la loro relazione terapeutica.

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